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2010/2011 Eventi

Essere o non essere?

Interviene:

Nadia Fusini

Scrittrice, critica letteraria e traduttrice, insegna Lingua e Letteratura Inglese presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane. Si è occupata di temi dell’identità e del femminile, ha tradotto e commentato moltissimi autori, tra cui Virginia Woolf , John Keats, Shakespeare, Samuel Bekett, Mary Shelley, Fallace Stevens. Dirige la collana Piccola Biblioteca Shakespeariana presso l’editore Bulzoni di Roma.

Introduce:

Carlo Bortolozzo, Presidente del Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto, insegna Lettere in un Liceo di Verona. È saggista letterario, collabora con articoli e conferenze a riviste e a varie associazioni culturali. Ha pubblicato le due raccolte di saggi Con l’infinito nel cuore e Come un bel giorno.

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2010/2011 Eventi

Chi aiuta chi? Comboni, l’Africa e noi

Gianpaolo Romanato, Professore di Storia contemporanea all’Università di Padova. Membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. Autore di numerosi volumi fra i quali: Pio X. La vita di Papa Sarto; L’Africa nera fra Cristianesimo e Islam; L’esperienza di Daniele Comboni.

Padre Enrique Sànchez Gonzalez, Missionari oComboniano. Ha estudiado teologia nell’Istituto Cattolico di Parigi, dal 1980 al 1984. Ordinato sacerdote nel 1984, ha diretto per alcuni anni le riviste Esquila Misional e Aguiluchos. È stato Superiore Provinciale dei Comboniani in Messico. Tra il 2000 ed il 2004 ha lavorato nella Repubblica Democratica del Congo con incarichi diversi. In seguito, è stato Superiore della Delegazione Comboniana del Centroamerica. Il 21 ottobre 2009 è stato eletto Superiore Generale dei Missionari Comboniani.

Rose Busingye, Infermiera professionale ugandese, ha fondato e dirige la Meeting Point Association di Kampala, una realtà che risponde ai bisogni dei malati di Aids e degli orfani causati dalla malattia e dalla guerra. Nel 2008 il regista americano Spike Lee ha premiato a Cannes il film Greater – Defeating Aids centrato sulla figura e azione di Rose. Nel 2009 ha partecipato ai lavori del Sinodo per l’Africa.

Coordina prof. J. Carrascosa del Consiglio Internazionale di Comunione e Liberazione.

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2010/2011 Eventi

Terrorismo, giustizia e la forza della memoria

Il commissario Luigi Calabresi fu ammazzato la mattina del 17 maggio 1972 con due colpi di pistola. L’assassinio era stato annunciato da una campagna denigratoria che dipingeva il giovane commissario come un aguzzino omicida per l’oscura morte di Giuseppe Pinelli, anarchico fermato per strage di Piazza Fontana. L’uccisione di Calabresi fu anche l’inizio di quella “notte” della Repubblica definita poi con l’espressione cupa di “anni di piombo”. Da allora i giornali e le televisioni non si fanno troppi scrupoli ad accendre un faro sui terroristi, a dar loro la scena anche quando ha caratteri chiaramente inopportuni, ignorandone i delitti e le responsabilità, e fornendo a volte un quadro romantico e idealista della lotta armata. Ma quando ci si trova dall’altra parte, dalla parte delle vittime, quando ci si sente dimenticati, messi da parte o peggio quando si vedono gli assassini del proprio padre, fratello, figlio, parlare in televisione, ai convegni, nelle università, come si può pretendere serenità di giudizio? Come si può chiedere il coraggio della clemenza? Come si può credere nella giustizia? Pensando alle vittime di qual terrorismo, di tutti i terrorismi, non si può non pensare “a cosa ci è stato rubato, a quallo che avrebbero potuto darci. Alle occasioni che il terrorismo ha tolto al nostro Paese”.

 

Mario Calabresi
Direttore de La Stampa dal 2009, ha lavorato come cronista parlamentare all’Ansa nel 1988, come cronista politico per La Repubblica nel 1999 e poi come inviato speciale de La Stampa durante gli attentati dell’11 settembre 2001. Tornato a La Repubblica nel 2002 come caporedattore centrale vicario, è stato corrispondente da New York. Figlio del commissario Luigi Calabresi, è autore di Spingendo la notte più in là (2007), libro dedicato alle vittime del terrorismo, e di La fortuna non esiste. Storia di uomi e di donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi (2009).

Stefano Lorenzetto
Veronese, è editorialista-articolista del Giornale e dei periodici Panorama, First e Monsieur. In 35 anni di professione giornalistica ha scritto per una quarantina di testate. È autore di numerosi e memorabili ritratti: le 500 puntate della rubrica Tipi italiani, uscite sul Giornale a partire dal 1999, ho hanno fatto entrare nel Guinnes World Records per un singolare primato: la più lunga serie di intervista da un’intera pagina che sia mai apparsa fino a oggi sulla stampa mondiale. L’ultimo suo libro è Il vittorioso (2010), in cui dialoga con Vittorio Feltri.

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Il senso della vita tra caso, destino e provvidenza

Il senso della vita tra caso, destino e provvidenza

Dialogo con Marcello Veneziani

L’incontro, proposto dalla Fondazione Giorgio Zanotto e dal Centro Culturale Sant’Adalberto si colloca nell’ambito delle giornate di Studio del Centro di Cultura e Spiritualità Calabriana – Opera Don Calabria, e nasce dal desiderio di approfondire i temi dell’ultimo libro di Marcello Veneziani, Amor fatiLa vita tra caso e destino, scaturito dalla riflessione appassionata sul destino, il caso e la provvidenza, alla ricerca di un disegno intelligente di vita nella nostra epoca che ne è priva, dominata dalla tecnica e dall’economia. Amor fati affronta il disperato bisogno di sacro e di senso in un tempo che ha perduto il passato e il futuro, ingoiati nel presente. I suoi capitoli scorrono ad affrontare il destino dei popoli e il declino della storia, l’importanza del gioco e la solitudine globale. Un percorso animato da un amore metafisico per la realtà. Amor fati significa accogliere la vita, i suoi limiti e le sue responsabilità, fino in fondo: accettare la realtà e le sue imperfezioni. Amor fati è la serenità degli inquieti. ?Il fato ha due possibilità: può dare un senso a una vita o può non darlo, rivelandosi insensato. Il caso ne ha una sola, la peggiore”.

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Il padre necessario

Intervengono:

  • Mons. Massimo Camisasca, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo
  • Dott. Alessandro Meluzzi, Psichiatra e fondatore della Comunità “Agape Madre dell’Accoglienza”

Coordina:

  • Prof. Carlo Bortolozzo, Presidente del Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto