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Per la prima volta a Verona si offre la possibilità di partecipare alle letture giovanili dostoevskijane guidate da Tat’jana Kasatkina, che già con successo hanno avuto luogo in varie città italiane.

Per la prima volta a Verona si offre la possibilità di partecipare alle letture giovanili dostoevskijane guidate da Tat’jana Kasatkina, che già con successo hanno avuto luogo in varie città italiane.
La studiosa, membro dell’Accademia delle Scienze Russa e Presidente della Commissione di studi su Dostoevskij, propone un metodo per affrontare lo studio della letteratura nella scuola.
Il cuore della proposta è la lettura condivisa. Il testo dell’autore è letto e riletto in classe e individualmente con l’aiuto di alcuni insegnanti e alla fine del percorso gli studenti comunicano le proprie scoperte durante un convegno pubblico, alla presenza dei propri compagni e della studiosa moscovita. Non è un concorso tra scuole, ma un esercizio che cambia il lettore durante il viaggio all’interno dell’opera prescelta e che merita perciò di essere comunicato.
I giovani sono invitati a leggere Dostoevskij nello stesso modo in cui cercano di comprendere le persone che incontrano nella loro giornata, scoprendo anzitutto i punti di disaccordo e di differenza, prima di quelli di istintiva simpatia. Da lì si parte per capire il testo nelle sue pieghe insospettabili, senza deviare verso interpretazioni facili o troppo scontate, perché, come richiama sempre la Kasatkina, ciò che l’autore vuole comunicarci è davanti a noi. In questo modo il testo letterario diviene una finestra sulla realtà e un’occasione per comprendere in modo più profondo la propria umanità e quella degli altri.
La possibilità di confrontarsi con questo metodo e di partecipare al lavoro è un’occasione importante perché, come ricorda la studiosa, “questo tipo di lavoro per la scuola è fondamentale se vogliamo che la letteratura rimanga una materia importante e non sia relegata ai margini della formazione come una decorazione rispetto a quelle che oggi sono considerate le conoscenze essenziali per l’uomo”.

Il mondo cambia molto in fretta e il sistema scolastico si ritrova nella necessità, affascinante e insidiosa, di adeguarsi. Ma come? Secondo quali criteri? Con quali premesse di fondo? Il volume affronta queste domande partendo da una tematica: la tendenza sempre più spiccata a trasformare i sistemi scolastici in pratiche meccaniche e formali, oltre a non permettere di svolgere compiutamente la funzione educativa, si sta rivelando inadeguata anche al mondo del lavoro.


Recenti studi hanno messo in luce come i fattori di maggior impatto, sia sulle performance scolastiche che su quelle lavorative, consistano nei tratti della personalità quali: apertura all’esperienza, coscienziosità, amicalità, estroversione, stabilità emotiva.
Il primo cambiamento che si rende necessario è quello della prassi pedagogica. Al riguardo il volume documenta che non siamo al punto zero: esistono nel nostro Paese piccole ma significative esperienze in merito.
Il secondo riguarda l’assetto del sistema scolastico che non può ritardare ulteriormente il suo percorso verso l’autonomia e il coinvolgimento dei soggetti sociali nella gestione e nella formulazione della proposta educativa.
Rassegna Stampa
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All’approssimarsi del 1° anniversario dell’Incontro tra Papa Francesco e S.E. Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, avvenuto a Cuba il 12 febbraio dello scorso anno, il convegno si propone di affrontare i temi del dialogo e delle esperienze tra Cattolici ed Ortodossi, grazie all’esperienza dei prestigiosi ospiti: l’Arcivescovo Cattolico di Mosca, S.E. Monsignor Paolo Pezzi, ed il Presidente del Dipartimento Sinodale per le relazioni della Chiesa Ortodossa con la Società e i Media del Patriarcato di Mosca, Vladimir Legoyda, presentati dall’addetta culturale al Nunzio Apostolico in Mosca, la dott.ssa Giovanna Parravicini, che Rappresenta anche l’Associazione Russia Cristiana in tutta la sua pluriennale esperienza di vicinanza e collaborazione con il Patriarcato di Mosca.
A margine del convegno, da domenica 29 gennaio a lunedì 13 febbraio 2017, sarà aperta presso la Chiesa di San Pietro in Monastero la mostra Con gli occhi del cuore della pittrice russa Elena Čerkasova.
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Il Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto e l’Associazione Rivela sono lieti di presentare la mostra della pittrice russa Elena Čerkasova: Con gli occhi del cuore.

La mostra è allestita in occasione del convegno Cattolici e Ortodossi. La bellezza di un incontro, che vedrà dialogare mons. Paolo Pezzi, Arcivescovo della Madre di Dio a Mosca, e Vladimir Legoyda, Presidente del Dipartimento Sinodale per le relazioni della Chiesa Ortodossa con la Società e i Media del Patriarcato di Mosca.
Gli eventi sono dedicati alla memoria di padre Romano Scalfi, fondatore di Russia Cristiana recentemente scomparso.
Intervista a padre Romano Scalfi: Novant’anni oltre cortina
Comunicato di mons. Francesco Braschi e di Russia Cristiana in occasione della morte di padre Scalfi
Lettera di don Julián Carrón a mons. Francesco Braschi: Tutta la vita per l’unità della Chiesa
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Questa favola è nata in un campo di concentramento tedesco nel dicembre 1944, dove Guareschi si trovava internato. Come lui stesso dice, le muse che lo ispirarono si chiamavano Freddo, Fame e Nostalgia.
E così nacque la storia di Albertino, della nonna, del papà prigioniero…e di quegli uomini che l’ascoltarono in una baracca del lager e che, proprio grazie alle parole di Guareschi, riuscirono a mantenere viva la Speranza.

Fotografie e disegni concessi dalla Mostra antologica permanente “Tutto il mondo di Guareschi”, Roncole Verdi.

Nell’anniversario della morte di Guido Gozzano (1916), si propone l’ultimo studio edito sul poeta nel quale l’autore Gianfranco Lauretano, oltre al suo saggio “Il crepuscolo dell’incanto” e le due raccolte poetiche principali di Gozzano, vengono anche pubblicati “La via del rifugio” e “I colloqui”.

Un giovane incontra a Parigi una ragazzina enfant prodige della matematica e i due s’innamorano, si fidanzano, si sposano. Lei, poco più che ventenne, va in America. Ma il mondo s’inceppa e in un batter d’occhio tutto finisce: niente più petrolio, niente più energia elettrica, commercio né moneta, niente più regole sociali. Ovunque solo guerre e carneficine. Il mondo si imbarbarisce e la sua caduta coglie i due innamorati ai due lati dell’oceano, senza possibilità di comunicare. Per vent’anni i due vivranno lontani, lei ha una vita durissima, lui comincia a scrivere per non dimenticarla. Finché, dopo tanti anni, i due si ritroveranno, accesi dal fuoco della passione e dal bisogno di verità. Le cose semplici è il tentativo di raccontare il cammino dei nostri desideri più comuni ed elementari – e di tutto quello che ci tocca il cuore, fino a straziarci con la sua bellezza o con il ricordo pungente di essa – attraverso la labirintica distruttività del mondo. Il nostro bisogno di vivere una vita che si possa dire umana, di gioia ma anche di un dolore dotato di senso, è destinato a infrangersi contro il muro del potere, della superficialità, del pensiero indotto e dei luoghi comuni? O può trovare soddisfazione?
Il libro, tra la cinquina dei finalisti del Premio Campiello 2016, sarà presentato dall’Autore martedì 8 novembre 2016 alle ore 17.30 presso la Società Letteraria di Verona in piazzetta Scalette Rubiani, 1.

Qualcosa di indefinibile, che non si poteva ridurre alla sua intelligenza, usciva da lei, una forza sterminata, dalla quale avrei potuto restare incenerito.
Credevo di sapere che cosa è un uomo. Un secolo di letteratura mi aveva insegnato di cosa è capace un uomo.
Auschwitz, Hiroshima, i Gulag, le foibe, il tutto mescolato con Freud, Nietzsche, Proust, Kafka, Heidegger, Hemingway, Grossman.
Ma quello che avevo davanti a me era qualcosa di più.
Luca Doninelli

Amici del Centro Culturale Sant’Adalberto
Siamo lieti di segnalarvi la rappresentazione teatrale: Tu mi hai fatto rinascere – Meditazione teatrale sulla Misericordia di Dio.


